lunedì 7 gennaio 2008

I CLASSICI DELLA SPIRITUALITÀ CRISTIANA


San Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez (Fontiveros, 24 giugno 1542 – Úbeda, 14 dicembre 1591), fu beatificato nel 1675, canonizzato da papa Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926.

Per me è definibile come un "matematico dell'anima", nel senso che ha una capacità incredibile di conoscenza profonda dell'animo umano, di autoanalisi, per cui riesce a scandargliare le profondità dell'anima con una chiarezza, una limpidezza assai elevata.

Nel trattato La notte oscura, riprendendo le strofe di una sua poesia dallo stesso titolo, Giovanni immagina che l’anima le pronunzi vivendo ormai nella piena perfezione, che è l’unione di amore con Dio, «dopo essere già passata per le strette di travagli e di angosce, mediante l’esercizio spirituale della via angusta della vita eterna di cui parla Nostro Signore nel Vangelo, via per la quale l’anima passa ordinariamente per giungere a questa alta e beata unione con Dio».

Le prime due strofe parlano degli effetti delle due purificazioni spirituali, quella della parte sensitiva e quella della parte spirituale dell’uomo, operata da Dio. L’opera, affrontando la terza strofa della poesia, si conclude così: «Solo l’amore spinge l’anima a offrire il suo cuore all’Amato, la muove, la guida e le consente di spiccare il volo verso il suo Dio attraverso il cammino della solitudine, senza sapere come ciò avvenga. Si commenta il verso: Nella gioiosa notte».<http://www.sanpaolo.org/fc/0801fc/0801fc52.htm>

Questo volume, "La notte oscura" non deve assolutamente mancare nella vostra biblioteca personale! Sarebbe un vero peccato non averlo!

1 commento:

Gigio ha detto...

Sto leggendo adesso questo testo... lo trovo attuale, reale.. e fa riflettere molto... un saluto Gigio